Privato: Le FdC hanno chiesto lo sgombero per bonificare
Il pericolo amianto fa paura anche in città
L’assessore Hauser: gli ex capannoni delle Ferrovie della Calabria andrebbero chiusi, sono ad alto rischio
di Domenico Marino da gazzettadelsud.it
Cosenza è una città ad alto rischio amianto. Le fonti d’inquinamento sono numerose, diffuse e alcune sistemate proprio in centro. Senza dimenticare quelle nascoste in condomini e cantine e non visibili come i tetti. A esempio le vecchie cisterne per accumulare acqua potabile o le canne fumarie.
Il dramma amianto è affrontato di petto da Palazzo dei Bruzi che a inizio mese ha avviato un censimento dei pericoli presenti in città, organizzando un gruppo di lavoro cui è stato affidato il compito di redigere il Piano comunale amianto in accordo con le linee guida definite dal Piano regionale amianto. Che però, fa notare l’assessore comunale alla sostenibilità ambientale, Martina Hauser, non l’ha ancora stilato anche se un anno fa ha ricevuto un contributo del ministero dell’Ambiente. In Italia non lo hanno ancora redatto solo Calabria e Sicilia. Quindi il Comune, che ha deciso di fare la sua parte, ha dovuto richiamarsi ai piani di altre regioni.
La mancata realizzazione del piano regionale, sottolinea l’assessore Hauser, blocca anche i finanziamenti per i cittadini che decidono di smaltire l’amianto presente nelle loro abitazioni. lo sportelloSono datate 13 gennaio un’ordinanza sindacale e la creazione d’uno sportello informativo-ricettivo che ha il compito di distribuire e poi raccogliere i modellini attraverso i quali i cittadini possono segnalare la presenza di amianto nelle rispettive abitazioni, poi avviando la bonifica affidata a ditte di loro fiducia. Lo sportello è ubicato negli uffici della Protezione civile, in via Degli stadi, ed è coordinato da Michele Cianciaruso. Dall’entrata in funzione ha ricevuto solo una ventina di segnalazioni da parte di cittadini attenti e solerti. Perché l’amianto – non va mai dimenticato – è un pericolo serio. scuole a rischioIn attesa che la sensibilità cresca e quindi aumentino le segnalazioni, il personale municipale non resta fermo ed ha avviato i controlli sugli edifici pubblici a rischio: palazzi, uffici e soprattutto scuole. In base a quanto trapelato, le verifiche effettuate sinora non hanno appurato gravi problemi, anche se è spuntata qualche canna fumaria in amianto che dovrà essere eliminata quanto prima. Nei prossimi giorni le verifiche proseguiranno, anche grazie a controlli panoramici oltre che verifiche sul posto. Poi scatteranno gli accertamenti sulle strutture private, a cominciare da alcuni capannoni che sono vere bombe ecologiche. il caso rialzoL’assessore Hauser è molto attenta al pericolo amianto, non nascondendo preoccupazione per alcuni casi emblematici della realtà cittadina. A esempio i capannoni delle Ferrovie della Calabria abbandonati ai bordi di viale Giacomo Mancini, noti come Rialzo. «Quel posto andrebbe chiuso – dichiara senza mezzi termini l’amministratrice –. Da tempo c’è una richiesta delle Ferrovie della Calabria alla Procura affinché lo sgomberi e chiuda in modo che possano bonificarlo, ma sinora non è avvenuto. Ci sono anche i soldi per avviare gli interventi. Sappiamo che all’interno vengono svolte opere sociali, anche importanti, ma chi vive lì è ad altissimo rischio. Aspettiamo che la procura intervenga».