da http://www.corrieredellacalabria.it/
Il pericolo, per adesso non del tutto sventato, consisteva nel fatto che una volta sgomberate le associazioni per smantellare l’amianto esistente nell’area, le realtà sociali al fianco deipiù deboli fossero destinate a lasciare quel luogo salvato dal degrado
COSENZA Il sindaco Mario Occhiuto si impegna a garantire la sopravvivenza e la permanenza delle associazioni di volontariato sociale nell’area occupata delle ex officine delle Ferrovie. Nel corso di una molto seguita assemblea cittadina, preoccupata per la minaccia di sgombero giunta alle associazioni, le parole del sindaco sono state rassicuranti. «Finché io resto a palazzo dei Bruzi, queste realtà non saranno toccate», ha detto il primo cittadino, impegnandosi a tradurre in atto politico la promessa, chiedendo al consiglio comunale di apportare tempestivamente, «entro un mese», le modifiche al Prg esistente, in modo da salvare quell’area da eventuali tentazioni predatorie e speculative. Il pericolo, per adesso non del tutto sventato, consisteva nel fatto che una volta sgomberate le associazioni per smantellare l’amianto esistente nell’area, le realtà sociali da molto tempo impegnate in azioni di solidarietà al fianco delle categorie più deboli come i migranti e i marginali, fossero destinate a lasciare quel luogo salvato dal degrado e sparire. Il sindaco si è dichiarato disponibile ad aprire una trattativa con le associazioni, delle quali ha pubblicamente riconosciuto il valore sociale, anche per fare in modo che durante l’opera di rimozione dell’amianto, i lavori possano procedere per lotti, consentendo così la permanenza di quei presidi di solidarietà. Con la sua promessa il sindaco ha così smentito le minacce di speculazione edilizia, indicando invece come portatori di quelle stesse tentazioni le amministrazioni precedenti. «Questa zona, indicata come F3, prevedeva il 70% come edilizia di servizio e la restante parte a edilizia abitativa – ha spiegato Occhiuto – mentre nel 2002, l’allora amministrazione ha capovolto gli indici, per cui era diventata quasi per intero edificabile per appartamenti». La tesi di Occhiuto, ribadita anche in altre occasioni, è che la tentazione palazzinara non è sua, ma semmai lui la vuole sventare.
Restano alcuni punti sospesi. Intanto il fatto che quel terreno vale circa otto milioni di euro, e già questo spiega quanto delicata sia la partita che si sta svolgendo, ma anche la novità rivelata in assemblea dal consigliere regionale Mimmo Talarico, che ha avvisato che con un decreto del 2012 la Regione Calabria ha rilevato dalle Ferrovie il patrimonio dell’ente. Pertanto l’interlocutore non sarebbero più le Ferrovie, ma Scopelliti e questo cambierebbe di molto questione, «considerata la urgente necessità della Regione di far cassa, utilizzando quindi il patrimonio dell’area», come ha fatto notare Talarico. In gioco sono le esperienze di solidarietà e una concezione diversa della città e dei luoghi. Per adesso le associazioni che hanno da tempo occupato e reso viva quell’area di Cosenza, hanno incassato la presenza al loro fianco del sindaco, di cui si attende la traduzione in atti amministrativi delle buone intenzioni politiche annunciate.
Michele Giacomantonio
21/06/2012 21:31