Nella mattinata di un silente oltre che caldo e afoso lunedì di agosto (l’otto), si viene a conoscenza che il nuovo Sindaco della città voleva far visita alle realtà dell’area delle ex officine delle FdC (che oggi navigano in cattive acque e a cui va la solidarietà più incondizionata) per conoscerle e vedere il da farsi post elezioni.
L’incontro sarebbe avvenuto nel pomeriggio stesso. Perché? Semplicemente perché l’assessore di riferimento (De Rosa?!) si mette in contatto con $t€lla Com€ta onlu$ convinta di entrare in contatto con tutte le realtà, o che quantomeno l’organizzazione (del don-duo Abbruzzini – Cimino) si sarebbe prodigata ad informare gli ‘illegali’. Beata ingenuità.
Morale della favoletta di agosto è che da settembre si partirà, viste le diversità di vedute anche profonde delle realtà che compongono l’area, con un laboratorio di progettazione partecipata, con la speranza che non sia una bufala come quello della giunta precedente che portò al bando di un auditorium con l’abbattimento di tutto il resto.
* Leggi l’avviso di annullamento del bando dell’auditorium
* Leggi la delibera di giunta dove si dispone l’annullamento del bando e si ‘spostano i relativi finanziamenti su tre progetti : 1. Riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di Piazza Bilotti», 2. Riqualificazione rifunzionalizzazione ricreativo-culturale del Parco Fluviale, 3. Riqualificazione rifunzionalizzazione ricreativo-culturale dell’Area ex mercato Ortofrutticolo di Vaglio Lise, per la valorizzazione della Cultura ROM
* Leggi le linee programmatiche del Sindaco dove poter leggere con più precisione i progetti sopra approvati (pp. 4-5). Da notare che di tutto il PIANO STRATEGICO approvato dalla precedente giunta (e Consiglio, in concomitanza con Rende) solo la parte dell’auditorium è stata modificata.
Farsi un’idea… “Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione” è il portale web con le news dal mondo dello sviluppo sostenibile e della progettazione partecipata.
ho letto il post che con puntualita’ ciccionoto ha diffuso, e vorrei condividere alcune mie brevi riflessioni. UNO: quale è la posta in gioco? vogliamo volare bassi o ci interessa pensare in grande? fuor di metafora: ci accontentiamo di un capannone ristrutturato o di una chiesa o sarebbe meglio avviare un laboratorio di quartiere per disegnare spazi e strutture per la citta’ che vogliamo? insomma non solo riqualificazione ma rigenerazione urbana attraverso l’avvio di laboratori per la progettazione partecipata, come dice ciccionoto. DUE: ci sono aspetti politici.se continuiamo a vedere le cose attraverso gli occhi miopi delle micro-organizzazioni non si va da nessuna parte e si fara’ il gioco dei potenti ( a prescindere dalla volonta’ del sindaco) che sul “dividi et impera” hanno creato istituzioni. si tratta piuttosto di interpretare la volonta’ generale della citta’ e del quartiere. per questo è notevole il ruolo e la responsabilita’ delle associazioni che da tempo operano nell’area: aprirsi, chiedere aiuto, confrontarsi, ascoltare, decidere per il bene di tutti e della citta’. TRE: qualcuno potrebbe dire: ma chi è questo, a che titolo parla? preciso la mia collocazione: abito ad un passo dall’area, come cittadino sono coinvolto e sono pronto a dare una mano insieme agli altri, senza presunzioni ma con qualche idea. saluti a tutti, massimo ciglio